Buona domenica

Paola Perego è l'emblema della tv spazzatura. Qualsiasi persona intelligente non potrebbe guardare un programma come "Buona Domenica" per più di 2 minuti. Ma l'intelligenza a volte è annebbiata da una manipolazione che, in quanto tale, non è percepibile chiaramente, e che nasce da tutto ciò che si è costretti a recepire da questa scatola magica che tende a farci andare tutti nella stessa direzione. Le opzioni sono due: accettare o disertare. Non che tutti i programmi siano da buttare, ma quasi.
"Buona Domenica" credo sia il peggiore programma italiano contemporaneo: luoghi comuni a tempesta, tette al vento, opinionisti populisti, moralisti nauseanti, giovani che criticano se stessi in nome della morale comune, risse verbali e quasi fisiche durante dibattiti caratterizzati da una sterilità allucinante in cui di volta in volta il cazzone di turno riceve poderosi applausi dalla platea per aver espresso l'ennesimo luogo comune e in cui tematiche importanti vengono snaturate della loro validità e proposte come un prodotto in una pubblicità. Per non parlare dei "personaggi" provenienti dai vari reality, i quali vogliono dimostrare di esser degni di stare in televisione sparando puttanate, improvvisandosi ballerini, cercando di recitare o sfoggiando la mercanzia. Fra questi ricordiamo anche coloro che reciteranno a vita il ruolo del personaggio che si sono cuciti addosso per illudere gli altri e se stessi di essere "qualcuno". Poi c'è Stefano Bettarini che cerca una donna (ma a chi cazzo vuoi prendere per il culo?) o Beppe Braida che ha dimostrato la sua vera natura da sottospecie di comico. Il massimo dell'ipocrisia lo si raggiunge quando poi Paola Perego e i vari opinionisti del cazzo parlano di perdita di valori e robe del genere. Questo lascerebbe presupporre che allora "Buona Domenica" sia portatore sano dei più alti valori che la storia dell'uomo abbia mai partorito, ed è per questo che, dopo una ricerca estenuante, sono riuscito a trovare un documento simbolico che testimonia tale virtù.